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mercoledì 11 maggio 2011

Noi e la pena di morte.

Il sondaggio questa volta verteva sulla pena di morte, nei giorni immediatamente successivi all'uccisione di Bin Laden. Le polemiche son state molte, altrettante le accuse contro Obama per non aver fatto prigioniero il capo di Al Qaeda lasciandolo in vita. Abbandono qui la discussione sulla uccisione di Osama perché era solo lo spunto per la domanda. Difatti, pochissimo ha inciso nelle risposte: non è la strage il reato per cui, più di ogni altro, i sostenitori della pena di morte hanno votato. Innanzitutto, il dato più rilevante: essendo la domanda "Per quale reato vorresti venisse applicata la pena di morte" c'era l'opzione "Sono contrario senza eccezioni", poi duplicatasi in "Nessuno"; ebbene, nonostante vi fosse questa possibilità di scelta la maggioranza dei votanti si è espressa a favore della pena capitale. Questo, lo confesso, mi ha sorpreso non poco. Moltissime sono state le campagne per l'abolizione della pena di morte, in tanti ci siamo mobilitati per salvare la vita a Sakineh, pensavo che l'idea di uno Stato boia sarebbe stata considerata barbara e rigettata ampiamente. Probabilmente, ciò è dovuto alla sensazione che una vera giustizia non si riesce ad ottenere e che il criminale, in un modo o nell'altro, la farà comunque franca. Ed eppure c'è un dato che mi sconvolge: il reato per cui si invoca la pena di morte è principalmente la pedofilia. Comprensibile: il male fatto sui bambini è quanto di più esecrabile ed odioso si possa immaginare. Ciò che mi è meno comprensibile è lo stacco significativo fra la pedofilia e l'infanticidio, quasi fossero due reati totalmente diversi o, comunque, incomparabili per gravità. Se ciò può essere anche vero è illogico che una violenza sessuale sia considerata più grave dell'omicidio di un bambino, così come risulta dalle risposte. Ed allora c'è da chiedersi: quanto influisce su di noi l'enfasi data alle notizie di cronaca dai media? Lo scandalo che ha investito la Chiesa cattolica riguardava appunto la pedofilia, sempre più spesso vengono alla luce giri di pedofili per fortuna scoperti, il principale pericolo che i genitori avvertono per i propri figli è proprio quello dello sconosciuto che rubi loro l'innocenza. Ripeto, tutto ciò è comprensibile. Viviamo di emozioni e di paure alcune delle quali non del tutto razionali. Forse, però, un certo distacco ed una valutazione più critica delle notizie che i media ci offrono sarebbero necessari. Quanto meno per non arrivare all'assurdo di considerare la morte di un bambino meno grave di una sua, terribile, subita violenza.

2 commenti:

  1. Lara, condivido tutto in pieno!
    Tengo a precisare che io mi sono dichiarata a favore della pena di morte solo per "puzza di piedi". Penso di aver colto l'intento "dissacrante" che hai proprosto, proprio per favorire quel distacco e quella valutazione critica di cui parli (mi sembra che poi hai tolto quest'opzione gustosissima. Beh, forse non era molto serio, però...)
    Bacissimi:)

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  2. No, Fra, non l'ho tolto. Forse si eliminano da sole le opzioni meno votate, non so. Considerando sempre che il campione è limitato, le risposte son state comunque sorprendenti. Una nuova chiave di lettura, però, la daremo guardando al sondaggio sulla Giustizia. In realtà c'è una connessione che appare lampante. Bacissimo a te.

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