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martedì 12 ottobre 2010

Altra ingiustizia?-11000 fan che ignorano. Da FB. Prima parte.

Qualche giorno fa mi contatta Alessia Pisiconi, una donna che cerca di portare il suo aiuto ai più deboli, qui su FB. Mi mostra un link: una madre disperata ha aperto una pagina in cui chiede le sia restituito il figlio sottratto ingiustamente dal Tribunale dei minori. Alessia ha qualche dubbio, ma i fan della pagina sono più di 11000: possibile che si sbaglino tutti? Leggo le info e la storia, nebulosa, sarebbe questa: la donna ha un figlio con un uomo, si lasciano, trova un nuovo compagno ma non è fortunata; quest'ultimo la segrega in casa e, minacciandola con coltello e pistola, le impedisce di denunciare le violenze cui sottopone la donna e il bimbo. Un giorno, però, riesce ad avvertire un'amica, parlando in Tedesco, arrivano i Carabinieri e salvano madre e figlio. A questo punto, i cattivissimi giudici, dopo aver riscontrato violenze sul bimbo, lo tolgono alla madre, non glielo fanno più vedere, lo affidano ad una nuova famiglia e non le fanno neanche visionare gli atti che riguardano la decisione adottata. Nella pagina si susseguono gli appelli di zii, nonna e nonno per rivedere il bimbo. Intanto la gente partecipa in massa e grida, indignata, che è uno scandalo. I documenti presenti sono 3, fra cui una denuncia per non aver potuto visionare gli atti.
In realtà, qualcuno prova a fare qualche domanda, viene zittito e tacciato di essere cattivo e in malafede. Si giura e rigiura che questa è la verità, la povera madre non sa più nulla del figlio, da lei, vittima, allontanato senza un perché.
La prima cosa che colpisce me ed Alessia è la più ovvia, a cui nessuno, però, lì sembra far caso: viene diffusa la foto del minore, con nome, cognome, dati anagrafici ed ogni possibile dettaglio affinché sia riconosciuto e portato dalla sua mamma. Il pensiero di mettere a repentaglio la sicurezza di questo bambino, che potrebbe essere preso da un pedofilo in qualsiasi momento, non sfiora nessuno. Naturalmente, siamo in presenza di un reato, ma di questi tempi che volete che sia?
L'importante è che la mamma riabbracci il bambino, no? Anche a costo dell'integrità di suo figlio? Ovvio che sì.
Mentre Alessia cerca di convincere la signora a togliere quella foto e a farsi spiegare che cos'è successo realmente, trovando ogni volta silenzio, una ricerca veloce veloce ci apre un nuovo scenario.

1 commento:

  1. LARA SONO UN GRUPPO CHE DOVEVA IMPEDIRE ADOZZIONE DEL BIMBO SO DI COSA PARLI MA LA STORIA TROVATA SUL GIORNALE é BEN DIVERSA NON RISPETTANO LA PRIVACY DEL BAMBINO E SE PARLI O POSI QSTIONI IMBARAZZANTI PRENDONO E LEVONO GIA PROVATO LA SIGNORA RISPONDE PER INTERMEDIARI AVEVONO PUBBLICATO UN FOGLIO DEL TRIBUNALE INTEROGGAZIONE DEL BIMBO A VUOI TORNARE DALLA MAMMA ? RISPOSTA NO I MIEI NUOVI GENITORI MI VOGLIONO BENE E MI FANNO RIDERE .A ME QSTO é BASTATO PER USCIRE DAL GRUPPO UNICO GRUPPO CHE TIENE LA STRADA SULLA VERIDICITA DEI FATTI é AIUTATE MARTINA INFANTE .M.

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