T 02 ottobre alle ore 20.27 Segnala
1) dagli atti in mio possesso pare sia stata l'ex moglie a contattarli;
2) i minori vengono assistiti da un tutor ed anche la madre mentre ikl padre era all'oscuro di tutto e solo per caso ne è stato informato in seguito;
3) viene scritto che i minori vivono uno stato di disagio e non sono curati per niente;
4) disinteressamento da parte della madre con la quale vivono e del fatto che i genitori litigassero violentemente;
5) la madre dice di non assisterli al meglio perche' in cerca di lavoro che tra l'altro non vuole trovare, il padre non era al corrente di tutto quello che stava succedendo;
6) si ad entrambi virene sospesa la patria potestà
7) in merito al processo di S. tutti e tre i gradi,
8) si il padre ma in appello hanno rigettato la richista di affidamento pur dimostrando il reddito e la condizione abitativa e affettiva;
9) alla fine si...anche se poi abbiamo saputo attraverso dei docementi che la madre nel frattempo aveva avuto incontri protetti con i figli ma non sono stati giudicati positivi;
10) il padre sicuramente si...ha iniziato subito il percosrso psicodiagnostico e quando al consultorio di zona è venuto a mancare lo psicologo ha sollecitato più volte al tribunale minorile di affidarlo ad altra struttura, e tra l'altro il modo di vivere diverso del padre era già ampiamente dimostrabile attraverso la situazione lavoativa, abitativa controllata da un'assistente sociale con parere favorevole. in merito alla madre non ho idea di quale ancora oggi sia il suo modo di vivere...se cambiato o meno.
1) dagli atti in mio possesso pare sia stata l'ex moglie a contattarli;
2) i minori vengono assistiti da un tutor ed anche la madre mentre ikl padre era all'oscuro di tutto e solo per caso ne è stato informato in seguito;
3) viene scritto che i minori vivono uno stato di disagio e non sono curati per niente;
4) disinteressamento da parte della madre con la quale vivono e del fatto che i genitori litigassero violentemente;
5) la madre dice di non assisterli al meglio perche' in cerca di lavoro che tra l'altro non vuole trovare, il padre non era al corrente di tutto quello che stava succedendo;
6) si ad entrambi virene sospesa la patria potestà
7) in merito al processo di S. tutti e tre i gradi,
8) si il padre ma in appello hanno rigettato la richista di affidamento pur dimostrando il reddito e la condizione abitativa e affettiva;
9) alla fine si...anche se poi abbiamo saputo attraverso dei docementi che la madre nel frattempo aveva avuto incontri protetti con i figli ma non sono stati giudicati positivi;
10) il padre sicuramente si...ha iniziato subito il percosrso psicodiagnostico e quando al consultorio di zona è venuto a mancare lo psicologo ha sollecitato più volte al tribunale minorile di affidarlo ad altra struttura, e tra l'altro il modo di vivere diverso del padre era già ampiamente dimostrabile attraverso la situazione lavoativa, abitativa controllata da un'assistente sociale con parere favorevole. in merito alla madre non ho idea di quale ancora oggi sia il suo modo di vivere...se cambiato o meno.
Di nuovo nessun accenno alle violenze subite dai bambini; in compenso, la colpa di tutto (un tutto nebuloso, indefinito, vago) viene addossata all'ex moglie.
Lara Cardella 03 ottobre alle ore 8.03
T., io avevo chiesto a G. se ritenesse ci fosse stata un'ingiustizia nel togliere i bambini e mi ha risposto di sì.
Ho mandato le domande sia a lei che a te: non entrate mai nei particolari. Forse gli altri non hanno la pazienza di leggersi tutto, ma io l'ho fatto. Non citare mai gli abusi riscontrati e di cui hanno parlato i ragazzi non è fare informazione corretta. Non si può gridare all'ingiustizia e poi non dare la possibilità agli altri di capire.
I bambini erano senza vestiti adatti, vivevano con la nonna alcolizzata, il più grande soffriva di enuresi e indossava ancora il pannolino, le violenze sessuali sono state raccontate nei dettagli da entrambi i ragazzi: perché state nascondendo tutto questo e poi chiedete solidarietà?
La mia opinione, francamente, è che se un errore c'è stato è quello di non avere ritenuto colpevole anche la madre, ma questo è un discorso diverso.
IIo capisco che non sono i tuoi di figli e che ami lui; l'avrai visto cambiato e gli sei accanto.Va tutto bene, ma la sofferenza di questi ragazzi ce la siamo scordata?Solo perché non possono parlare non dobbiamo dire quello che LORO hanno riferito?
Mi spiace, ma tutto questo lo trovo ingiusto e terribile verso chi non si può difendere.
Buona fortuna.
Il giochino di nascondere le informazioni non riesce, quindi si procede a dare la colpa alla bambina.
T. 03 ottobre alle ore 11.25 Segnala
ti ringrazio della tua opinione, ma purtroppo o forse fortunatamente da parte del padre non è stato fatto alcun abuso su i ragazzi se mai c'è stato....certo non da parte sua il punto è che qualcosa c'è stato tra i 2 fratelli che sono cresciuti mentendo e dicendo bugie su qualunque cosa anche le più banali, il fatto che siano concordi le dichiarazioni è perchè la femmina che è la regista di tutto ha imposto al fratello di dire quello che diceva lei, considerato anche il fatto che una volta allontanati e divisi il maschio non ha mai voluto incontrare la sorella, e solo dopo molto tempo al momento in cui si sono rivisti guarda caso anche lui comincia a dire quello che dice la sorella.
Ad ogni modo pur amando S se mai avessi avuto un sospetto del genere non sarei certo qui.
Ti ringrazio per il tuo interessamento e sincerità a presto T.
p.s. non mi risulta da nessun atto che siano state fatte verifiche sulla veridicità delle dichiarazione, anche se le stesse sono state più volte richieste da padre.
Lara Cardella 03 ottobre alle ore 11.41
T., scusami, i racconti dei ragazzi coincidono su ciò che era stato fatto loro. Che verifiche ulteriori si devono fare? Torturarli e costringerli a ritrattare perché c'è la tesi che la figlia avrebbe architettato tutto? Perché avrebbe dovuto farlo? e' stata chiarissima e dettagliata. Ha parlato di ciò che succedeva a lei e a suo fratello, riferendo anche i sospiri, mimando gli atti: stai scherzando? Nelle notti in quella casa eri presente?
Io credo che quei bambini abbiano sofferto fin troppo, buttare loro ancora fango è crudele e nessun amore per un uomo può giustificare questo.
Ti saluto.
Non ricevo più alcuna risposta.
E' stata gettata questa storia in rete. Perché? Qualcuno potrebbe chiedersi, giustamente, quale può essere il profitto a far sapere a tutti questi particolari.
Innanzitutto, chi ha letto la documentazione? Certo, è lì, ma il linguaggio tecnico, la pigrizia, l'elevato numero di pagine sono un ostacolo serio all'informazione che del resto non viene data mai esplicitamente (non è difficile riassumere, io l'ho fatto) e a chi chiede, pur avendo precisato che ha letto tutto, viene nascosta la verità.
In secondo luogo, gli atti pubblicati sono stati selezionati. Dal condannato. E' lui a scegliere che cosa pubblicare e cosa no.
Infine, dato fondamentale: che cosa ha da perdere, ormai?
Esistono i casi di ingiustizia? Sì.
Si combattono con l'informazione corretta, senza nascondere nulla, senza distorcere e manipolare. Soprattutto senza violare ancora una volta la Legge. Che tutela i minori. L'ha fatto con un processo a porte chiuse. Ora l'intimità di questi ragazzi viene violata .Dal padre. Di nuovo. Il che non è soltanto esecrabile moralmente, è espressamente vietato dalla Legge, è reato.
Mi è stato chiesto di fare il nome. Non lo farò. Capisco che la rabbia di chi legge è tanta, probabilmente vorrebbe riversarsi su quest'individuo, ma non lo trovo giusto. Qualcuno mi potrà dire: a chi gioca sporco, si risponde giocando sporco. Non è neanche questo il punto.
Se io scrivessi il cognome di quest'uomo si arriverebbe logicamente ed immediatamente ai figli e bisogna che si capisca che questo non è un gioco, ci sono tre ragazzi che devono essere tutelati. Che hanno diritto a costruirsi una vita finalmente pulita. A me non interessano i linciaggi, non mi piacciono. Non mi sostituisco ai giudici che hanno già deciso. Mi interessava e m'interessa dare una corretta informazione a chi ha ricevuto quell'invito a solidarizzare, togliere fango immondo riversato sulle vittime, far sì che la si smetta di usare ancora violenza a quei tre ragazzi che non si possono difendere.
Perché questa storia non sarebbe mai dovuta uscire da quelle porte chiuse del Tribunale.
Io spero che la compagna e l'amica di questa persona leggano il blog e si rendano conto di quello che stanno facendo.
RispondiEliminaLa rabbia che provo, e soprattutto nei MIEI confronti, perché a 47 anni riesco ancora a farmi fregare, è impossibile da spiegare.
Posso solo, e ancora una volta, ringraziarti.
Ho fatto una cazzata, un brutto scivolone, ma ora mi rialzo e riparto.
Pia, se leggono? C'è un "non concordo", senza alcun commento allegato: di chi credi che possa essere?
RispondiEliminaINGUSTIZIA MA CHE INTERESSE AVEVANO I FIGLI A MENTIRE PER ME NESSUNO
RispondiEliminaNon solo per te, Anonimo. Nessun motivo è stato trovato né dal condannato né, come puoi leggere, dalla sua compagna.
RispondiEliminaLARA ANONIMO SONO IO MICHEY NON RIESCO A REGISTRARMI
RispondiEliminatu dici che non ti piacciono i linciaggi.. perchè questo che stai facendo non lo è??? è vero che a soffrire sono stati principalmente i bambini ma tu di loro cosa sai?? li conosci??? è facile parlare, è facile scrivere.. quello che non è facile è dover affrontare la dura realtà che a volte fa anche male accettare ma qualche volta i bambini per amore dei genitori fanno di tutto!! chi ti dice che non siamo stati istigati dalla madre a mentire per lei per vendicarsi del padre??? del resto dopo che hanno abbandonato la casa paterna era con la nonna materna che abitavano, era lei che li trascurava che li istigava a rubare era la nonna materna che si ubriacava.. è tutta una montatura e preciso che io non sono nè la compagna e nè un'amica conosciuta su fb
RispondiEliminaAnonimo, dici di non essere la compagna, ti credo. Spiegami, però, una cosa: come fai a dire che la nonna materna istigava i bambini a rubare se ciò non è scritto da nessuna parte degli atti postati? Hai una fonte tutta tua di cui noi non siamo a conoscenza?
RispondiEliminascusa non la nonna materna rileggendo ho scritto male era la mamma che li istigava a rubare, non ho una fonte tutta mia, in effetti sono io la mia fonte..conosco molto bene sia la mamma che i bambini che il padre, sono una parente!! la nonna è solo una violenta ubriacona!!! e ti posso assicurare che finchè i bambini sono stati nella casa paterna erano super accuditi, educati e ben tenuti perchè i nonni non gli facevano mancare nulla!!! poi dopo un susseguirsi di eventi (la madre rubava in casa) i nonni paterni hanno dovuto a malincuore allontanare lei e di conseguenza i bambini e da lì è successo tutto!!!
RispondiEliminaAnonimo parente,e tu che sapevi della nonna ubriacona, dei maltrattamenti subiti perché non hai parlato? Perché è stata la madre a chiamare gli assistenti sociali?
RispondiEliminaE perché il padre, sapendo che donna terribile sarebbe l'ex moglie, firma una consensuale e le lascia l'affidamento dei bambini?
Ti ricordo sempre che io gli atti li ho letti, tutti. E spiace che debba essere io a farti notare che confondi la madre con la nonna materna. Inoltre, ti informo che la precisazione tua non ha nessun supporto negli atti, giacché non è scritto da nessuna parte che la madre istigava i figli a rubare.
Risulta agli atti, invece, che la madre veniva accusata dall'ex marito di rubare lei i vestiti alla figlia e che per questo motivo l'uomo chiedeva che la bambina non indossasse gli abiti da lui comprati quando andava dalla madre. E' così difficile per te, anonima parente, leggerti gli atti come ho fatto io che sono un'estranea?
RispondiEliminaLinciaggi, anonimo?
RispondiEliminaBimbi plagiati dalla mamma, obbligati a mentire contro il padre?
Un altro 'caso' gravissimo di Pas, per caso?
Lei sarà anche un parente, o una parente, ma mi sembra che ripeta esattamente una litania già sentita in questi casi.
Linciaggio.
Plagio.
Falsi abusi.
Giudici che sbagliano (reiteratamente, fino al TERZO GRADO di giudizio).
Se è davvero un parente o una parente stia vicino a quei poveri bambini e non perda tempo su Internet.
sai ci ho riflettuto bene... e se non conoscessi i fatti e li conosco bene e le persone in questione penso che avrei reagito esattamente come voi, quindi da un lato vi capisco ma dovete capire che per me invece che ci sono dentro fa molto male sentire parlare della propria famiglia in questo modo.. comunque di tutte le cose che ho detto non mi riferivo alle cose scritte sugli atti ma a fatti accaduti antecedentemente, e secondo voi se avessi potuto farlo nonn sarei stata vicino ai bambini?? gli assistenti sociali non hanno permesso più nessuno nemmeno a noi parenti nemmeno di andarli a trovare e se gli telefonavamo nonn ce li passavano!! per cui non parlate a sproposito e non offendete.. io credo che se al mio posto ci fosse stati voi avreste difeso la vostra famiglia con le unghie... perciò solo per mezza volta pensate a quello che può passare una persona che si vede sbattuta in prima pagina e non può neanche difendere le persone a lei più care.. io gli atti li ho letti bene e molto prima di voi... e per me non è stato facile ma come ho già detto io parlavo di fatti avvenuti prima che venissero tolti i bambini alla famiglia e che i bambini siano le vittime assolute in questa tragica vicenda è la sacrosanta verità, perciò vi capisco che vi accaniate così, è comprensibile, ma per me è difficile!!! e con questo la chiudo qui!! non vi conosco come voi non conoscete me per cui non mi piace giudicare e non voglio essere giudicata..
RispondiEliminaAnonima parente, i fatti sbattuti su un giornale li leggono i pochi acquirenti del quotidiano, sarà d'accordo con me. Ma quelli buttati su Internet sono a disposizione di milioni di persone. Ora lei capisce, anonima parente, che se si vuole tutelare quei bambini la prima cosa da fare è togliere immediatamente quel materiale in modo che non si possa risalire a loro; lo capisce, vero? E capisce che è difficile credere alla sua buona fede se si nasconde dietro un comodissimo anonimato e non difende quei bambini in questo gioco al massacro? Capisce che l'unica cosa importante è salvaguardare quegli innocenti? Capisce che non conta una telefonata se lei sta assistendo a tutto questo e non li sta tutelando?
RispondiEliminaecco.
RispondiEliminaappunto.
comunque, apprezzo davvero che lei si sia messa nei panni degli altri, cioè nostri, perché vista dal nostro punto di vista, cioè da semplici spettatori ( nostro malgrado, non potendo fare nulla per quei bambini) la figura di un padre che spamma Internet di atti con descrizioni che dovrebbero rimanere, anche solo per PUDORE, all'interno delle porte di casa, dello studio degli avvocati e del Tribunale, è vergognosa.
RispondiEliminaGlielo dica pure, se ha occasione di sentirlo.
Mi chiamo Anna Pia Fantoni, mi conosce.
E gli dica anche che mi ha provocato molto dolore, questa storia, per tante ragioni.
RispondiEliminaIn primis: per i suoi figli.
Poi, perché mi sono francamente sentita presa per i fondelli.
E infine... perché sarebbe bastata un po' di chiarezza, di onestà, un "Mi sono pentito, ho fatto cose ributtanti, ma ora voglio cambiare, aiutatemi", e non un 'sono ai domiciliari per un errore giudiziario.
Mica 'sto spamming vomitevole.
E se qualcuno ha qualcosa da dirmi sa dove trovarmi, signora o signor Anonimo.
C'è chi ha costituito un blog per farsi paladino della causa del signor M in questione, con articoli pieni zeppi di insulti contro chi contesta il suo punto di vista, non ché contro tutti i magistrati coinvolti nella storia. A seguito delle mie rimostranze in un commento, sono stata letteralmente insultata da quest'individuo, che scrive in modo sgrammaticato e si presenta come... poeta.
RispondiEliminaSignora parente anonima, lei sa benissimo chi è costui. Qualora non lo sapese, vada a vedere il blog "Nel nome del popolo italiano...vergogna". Mi dica come una persona del genere, a cui arriverà sicuramente una denuncia per ingiuria e diffamazione a mezzo internet, possa essere credibile e veramente di sostegno alla sua famiglia.
che disastro.
RispondiEliminail fatto è che questa gente non si rende conto di stare solo peggiorando la situazione, anche a lui.
Fra, Pia, cerchiamo di capire una cosa fondamentale: a chi serve tutto questo? Che cosa hanno da perdere? Temono che in carcere gli succeda qualcosa? Mi pare una paura legittima. Sentono la mancanza di una persona a cui vogliono, per i loro motivi, bene? Anche questo è legittimo. Non lo è insultare gli altri, linciare chi non solidarizza, non rispondere mai alle domande e urlare. Serviva loro il quarto d'ora di celebrità? L'hanno avuto. Non intendo regalare tempo e spazio ulteriori. Le conseguenze dei loro atti ancora una volta saranno giudicati dalla Magistratura.
RispondiEliminaHai ragione, Lara.
RispondiElimina'Sti frustrati hanno avuto il loro quarto d'ora di celebrità. Comunque ho sporto querela per le ingiurie in cui si profondono gongolandosi bellamente.
Oltretutto, alla luce di ciò che è successo alla povera Sarah (e del fatto che qualche losco sentore ci fosse in famiglia), la storia dei "falsi abusi", che si basa sulle presunte menzogne di minori, diventa ancora più ripugnante.