La storia della signoria Conte l'ho scritta qui e ripostata su FB.
A distanza di due giorni la signora m'informa che non è vera la notizia da me riportata che sarebbe stata condannata in primo grado per le sevizie subite dal bambino e da lei non impedite. Precisa che c'è uno scambio di persona e che il suo procedimento è ancora in corso. Quindi, la signora afferma di essere indagata ma mai condannata.
Fatto salvo che, anche se fosse stata giudicata colpevole in primo grado, non sarebbe cambiata in nulla la mia posizione, e l'ho chiaramente detto, giacché siamo tutti per la garanzia assoluta del cittadino fino al terzo grado di giudizio, non ho alcun motivo di dubitare delle sue parole. Se dice che non è lei, non ho motivo di dubitare delle sue parole.
Semplicemente perché lo dice lei. Mi basta, non deve provare nulla a nessuno.
Mi auguro che questo possa convincerla che non c'è nessun atto persecutorio nei suoi confronti, che la sua parola è per me sacra, che nessun interesse c'è a dire cose false.
Ciao Lara sei quella del libro 'volevo i pantaloni'? L'ho letto tanti anni fa
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