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mercoledì 6 ottobre 2010

Sarah e il bravo giornalista.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/06/news/ritrovato_il_corpo_di_sarah_scazzi-7799074/?ref=HREA-1
Sarah è stata ritrovata. Lo zio ha confessato, l'ha ammazzata lui. Il padre della cugina di Sarah. Credevo sarebbe tornata viva a casa? No, ma ci ho sperato fino all'ultimo. Soprattutto perché avrei voluto che quella ragazzina potesse riappropriarsi di quanto le era stato tolto. Non è stata solo uccisa, Sarah. Il suo diario l'hanno letto tutti, la sua cameretta è stata vivisezionata dagli sguardi laidi, sporchi di non conosce la parola vergogna. Ho sempre capito e gustificato la madre, anch'io avrei fatto lo stesso. Anch'io avrei cercato di aiutare in qualsiasi modo gli investigatori, fregandomene altamente di privacy e tutto. Chi non riesco a capire e giustificare è quella stampa che si è servita della disperazione della mamma per confezionare articoli ributtanti. Chi ha seminato il dubbio, in base a delle scarpe con il tacco trovate nella sua stanzetta o alla sua consuetudine di stare al PC, che Sarah no, non poteva essere una brava ragazza. Ecco, quel dubbio che è stato fatto balenare è osceno. Perché quella ragazzina per nessun motivo al mondo doveva essere giudicata da chi non la conosce. Perché lo smalto nero sulle unghia o avere tre profili su FB non significano un benemerito accidenti. Perché ci deve essere un limite fra il diritto di cronaca e l'illazione. Si voleva avanzare l'ipotesi che, possedendo delle scarpe con il tacco, non potesse essere rapita ed uccisa? Che, avendo chattato sul social network, chissà che cosa mai nascondesse? Gli amori di Sarah, le sue emozioni, i suoi turbamenti, tutto è stato usato, tutto è stato buttato in piazza perché il giornalista doveva dimostrare che lui non è mica fesso, quella ragazzina non gliela raccontava giusta, lui aveva capito tutto.
La madre aveva detto che Sarah si sarebbe arrabbiata con lei per aver fatto conoscere a tutti la sua intimità; non credo. O, meglio, forse avrebbe tenuto il broncio per qualche giorno, poi avrebbe capito e l'avrebbe ringraziata. Perché, ad un certo punto, anche la madre ne ha avuto abbastanza delle insinuazioni sulla ragazzina e si è fatta affiancare da un legale.
Ora  il bravo giornalista si fionderà sulla tragedia, racconterà dettagliatamente il dolore della famiglia, cercherà nuovi particolari su questo caso, troverà (perché è bravo, li saprà trovare) figuri che conoscevano benissimo i protagonisti.
All'innocenza di Sarah, violata, non penserà? A quel dubbio che ha insinuato non avrà tempo di pensare? Perché non aveva nessuna importanza se Sarah avesse tre, quattro o cinque account su Facebook, nessuna rilevanza se si tingesse le unghia dei piedi, ma soprattutto perché lei non c'era a poter dire la sua e non doveva essere messa in condizione di doversi difendere. Perché Sarah non aveva fatto niente, era solo scomparsa.
E so che neanche adesso si avrà la decenza di tacere.

13 commenti:

  1. era solo una bambina come tante, come le nostre figlie, una bambina a cui e stato tolta la possibilità di diventare donna.
    beatrice

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  2. Beatrice, non era una bambina, per il bravo giornalista, non era neanche una persona.

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  3. ma quale giornalista! dove sono i giornalisti "veri" oggi in italia???
    è solo un essere meschino che ha fatto il suo "show".
    g.d.r.

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  4. g.d.r., non solo l'ha fatto ma continuerà a farlo. Il mio augurio è che i legali proteggano Sarah. Ora più di prima.

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  5. Concordo perfettamente con te, anche se non riesco a capire dai diari pubblicati cosa potesse venire fuori.
    Stefano Benni ha scritto una poesia sul "giornalista" e appartenendo alla "categoria" ogni volta che la leggo mi sento male anche se credo nella presenza di giornalisti seri e corretti che sanno fare il proprio lavoro con sensibilità ed in modo eticamente corretto.
    Purtroppo non fanno "spettacolo" e non hanno spazio.
    Le notizie sono importanti la lo sono di più le PERSONE ed è questo che si dovrebbe ricordare.Francesca

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  6. POVERA PICCOLA INNOCENTE SARAH RIPOSA IN PACE E PROTTEGI DAL CIELO TUTTI I BAMBINI ORA SEI UN ANGELO

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  7. Fra, la madre ha provato qualsiasi cosa, io la capisco. Per questo non mi sento di criticarla per aver fatto vedere il diario. Ha accusato tutti, il che non è sicuramente giusto né legale, ma aveva una priorità, trovare la figlia. No, non sono nessuno per poterla giudicare.

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  8. Anche io, da madre, posso dire che avrei fatto qualsiasi cosa per poter ritrovare mia figlia. Non riesco ad immaginare un dolore così grande, ora è il momento del silenzio e della preghiera.

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  9. provo disgusto per questo tipo d giornalismo da avvoltoio (ed offendo un animale!), oramai siamo anestetizzati da questo genere di frammentazione, senza avere conoscenza, dell'individuo, soprattutto vittima, come in questo drammatico caso...e così Sarah, passa per la ragazzina con problemi di adattamento, di chiusura, vedi i tre profili....ma perchè? è così strano? una volta si usavano i diari, ora ci sono i blog e i social network, ma l'intimità di in individuo, è sacra e va tutelata...invece si è fatto scempio di tutto, smembrando i dettagli e leggendo, cose che non erano da leggere; cose "normali"...scavando e ferendo..non li definisco giornalisti...ma sanguisughe...conta la notizia...non la persona...

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  10. Lara, ho pensato le stesse cose. E ora aspetto che tutti i "giornalisti" che l'hanno dipinta come una cretina e pure un po' zoccola vadano a chiedere scusa.

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  11. Non esistono più i "giornalisti", ma tanti piccoli "giornalai" ...

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  12. Arguzia, non lo faranno. Ora parte la ricerca alla lacrima, al dettaglio schifoso, a tutti quelli che conoscevano (anche solo su FB) i protagonisti. Mi sto rifiutando di leggere ma ci sono link postati ovunque con i particolari. Non voglio saperli, ma me li mandano. Continuo a dire basta, ma non la smettono.

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