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lunedì 4 ottobre 2010

Nessuno tocchi i bambini. Una storia indecente. Prima parte

Questa è una storia che non avrei voluto raccontare, su cui ho sperato scendesse il silenzio per rispetto dei bambini coinvolti. Ma l'indecenza non ha limiti. E allora è mio dovere parlare.
Antefatto: su FB viene aperta una pagina in cui si grida che un uomo è vittima d'ingiustizia e si invitano, con parole veementi, i contatti a solidarizzare. Ho quest'uomo fra i miei “amici”, mi sento chiamata in causa. Vado sulla pagina e provo a capire. Nelle Info non c'è scritto nulla, c'è un accenno ad accuse infamanti e una documentazione che comprende gli atti messi a disposizione dall'uomo. Leggo.
I fatti: L'uomo è accusato di abusi sui figli, tre, oltre che di violenza sulla ex moglie. Viene condannato in via definitiva a 9 anni di reclusione. Pubblica sulla pagina le sentenze e la sua memoria difensiva oltre che i motivi dei ricorsi. Nelle sentenze sono raccontate le violenze subite dai figli come emerso dalla loro escussione.
I coniugi si separano consensualmente con l'accordo che i figli siano affidati alla madre e con dimora presso la casa dei nonni materni. La donna chiama i servizi sociali perché non è in grado di mantenerli; questi intervengono e trovano i bambini in uno stato d'incuria totale. Non hanno vestiti adeguati che li coprano, dimostrano evidenti disagi psicologici (il più grande soffre di enuresi e indossa ancora il pannolino),. La famiglia viene posta sotto controllo, ma continuano i rapporti fra genitori e figli. Il padre risulta più presente rispetto alla madre, secondo chi li osserva è per la positiva presenza della nuova compagna ben accettata dai figli.
Vengono notati graffi, ciocche di capelli tagliati, comportamenti strani da parte dei minori. I bambini iniziano a parlare e raccontano che cosa accadeva loro di notte, sentiti separatamente, le versioni coincidono. Alla bambina veniva insegnato dal padre a masturbarsi e masturbarlo: riferisce parole, mima gesti, riproduce i suoni emessi dal padre durante queste pratiche. Al ragazzo veniva spostato il pannolino, preso il membro, strofinato sulle gambe, infilato nell'ano; quando il padre è di fronte, prende a masturbarsi davanti al figlio, lo penetra qualche volta, soprattutto quando il ragazzo è a pancia in giù e finge di dormire. Entrambi i minori affermano di aver provato più volte a sottrarsi a tutto questo ma di non aver osato insistere per paura della reazione violenta del padre. I due bambini non hanno un rapporto fra di loro, perché il grande assieme ad altri due amici aveva fatto giochini erotici con la sorella e sembra sentirsi molto in colpa per questo.
Riferiscono inoltre che il padre li faceva assistere alla visione di video pornografici chiedendo poi loro di riprodurre gli atti visti; che aveva mostrato loro altri video con immagini di bambini seviziati cui venivano tagliate parti del corpo causando su di loro traumi e paure; che la madre era vittima di violenze fisiche (in un caso veniva stramazzata a terra perché aveva osato non guardare il marito mentre le parlava, circostanza confermata dall'uomo stesso), sapeva di ciò che succedeva ai bambini ma non si opponeva per paura delle minacce di morte; che quando erano presso la nonna si consideravano al sicuro ma non il giovedì mattina giacché la donna andava al mercato ed il padre non faceva andare i figli a scuola dicendo loro che erano chiuse e costringendoli ancora a subire violenze; che la nuova compagna del padre chiede alla bambina di tacere con la promessa che avrebbe provveduto lei a curare il padre.
Vengono immediatamente interrotti i contatti con i figli e si apre il processo.

12 commenti:

  1. HO VOMITATO AL SOLO PENSIERO DI SCHIFO NEI CONFRONTI DI UN ESSERE COSI' SPREGEVOLE, CHIEDO SOLO AL SIGNORE IDDIO DI AIUTARE QUELLE TRE ANIME INNOCENTI A SUPERARE IL TRAUMA SUBITO E DI AVERE MISERICORDIA PER QUESTA PERSONA CHE E' UNA PERSONA IMMONDA E CHE IO STESSO NON SAREI CAPACE DI PERDONARE .............. COME COMMENTO RISULTERA' ANONIMO , MA NON E' COSI' .....MI CHIAMO ANTONIO PALUMBO

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  2. Santo cielo...
    Mi chiedo tra le altre cose solo 9 anni hanno inflitto a costui?
    Incredibile ingiustizia x uno schifo infinito! si preferisce difendere o tutelare il carnefice piuttosto che accudire e supportare le povere vittime...questo è il sistema?
    Poveri angioletti i bimbi in questione gioia...

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  3. Mi sento male solo a leggere quanto hai scritto, Ninni

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  4. HO UN GIRAMENTO DI TESTA A FINIRE LA LETTURA ORA VOMITO MI SENTO MALE NON 9 ANNI MA LA PRIGIONE A VITA

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  5. L'uomo è stato condannato a 9 anni perché ha scelto il rito abbreviato che prevede uno sconto di un terzo della pena. Non gli è stata concessa alcuna attenuante. Ci tengo a dirlo perché queste sono le pene previste, il giudice si limita ad applicarle.

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  6. SE ABBANDONAVA UN CANE O LO UCCIDEVA LO AVREBBERO CONDANATTO A MOLTO DI PIU

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  7. come sono tutti bravi a giudicare senza nemmeno sapere i fatti, chi vi dice che le cose scritte siano tutte vere e non solo il frutto di una messa in scena????

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  8. i fatti sono gli atti.
    lei di che fatti parla?

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  9. certo che è facile prendere una storia"che non si voleva raccontare" e farne strumento per consensi.. sinceramente di strumentalizzarci ci siamo rotti un pò tutti..per cui certe storie proprio perchè investono bambini e persone che soffrono..andrebbero raccontate in punta di piedi.cardella non lo hai fatto mi spiace.. del senzionalismo virtuale non ne possiamo piu..di gente che izza l'odio nemmeno..questa non la vedo come informazione ma come pornografia.
    daniela

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  10. Pornografia è abbassarsi al livello di commenti volgari e sguaiati che ho avuto il dispiacere di leggere altrove. Deliri di onnipotenza che trovano purtroppo sempre seguito.
    I deliranti sono bimbi finti mai cresciuti, capaci però di trascinare anche chi ha i migliori intenti nel fango. Un solo consiglio: distinguiamo le persone, i paladini di oggi, facendoci raccontare le loro di storie. I TESTIMONI SIANO CREDIBILI ALTRIMENTI TACCIANO e seguano i propri consigli.

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