Cerca nel blog

mercoledì 22 settembre 2010

Se la scuola t'insegna a sparare.

http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/la-scuola-militare.aspx
Si era fatta più o meno sentire nel caso della scuola di Adro infestata dai simboli padani, qualcuno si era forse illuso che avesse capito finalmente l'importanza del suo ruolo, ma la ministra Gelmini non demorde e rilancia con un accordo stipulato con il Ministero della Difesa che prevede delle simpatiche esercitazioni militari per i nostri ragazzi (liceali, ci fanno sapere: perché non iniziare dall'asilo, timidoni!). Divisi in gruppi (non si sa se con apposita divisa e marcetta di sottofondo) si dovrebbero allenare, dopo il corso teorico, anche praticamente a seguire percorsi ginnico-militari, tirare con l'arco, sparare con pistole ad aria compressa. Il tutto ricompensato dal credito formativo e introdotto nell'attività di "Diritto e Costituzione" che, evidentemente, c'entra tantissimo. Per rendere meno traumatizzante la nuova naia scolastica viene inserita qualche nozione di primo soccorso che, alla ministra sarà sfuggito ma non è che possa sapere che succede nelle scuole italiane, è già presente nell'ora di Educazione Fisica assieme alla conoscenza del corpo umano. A che servirebbe dunque il progetto "Allenati per la vita"? Vero, è anche previsto un sano corso di sopravvivenza, ma non tutti i nostri ragazzi aspirano ad approdare all'"Isola dei famosi", checché ne possa pensare la ministra. Il problema è il torto che fu fatto all'ineffabile La Russa quando venne deciso di non rendere più obbligatoria la leva. Da allora non sa darsi pace (letteralmente) e prova in tutti i modi a far rientrare da qualunque pertugio ciò che sanamente era stato fatto uscire dal portone. Che c'entra Gelmini in tutto questo? E, soprattutto, che c'entrano i nostri ragazzi? Il rispetto per la vita propria e quella altrui non si apprende imparando a mirare bene e sparare meglio; l'aggregazione e la socializzazione nulla hanno a che vedere con la composizione di pattuglie; la sana e salubre attività fisica non passa attraverso esperienze di simulazione di percorsi accidentati. La circolare, infatti, a scanso di equivoci, è diramata dal comando militare lombardo, e l'accordo è con il Ministero della Difesa non con quello per la Salute né tanto meno con quello alle Politiche giovanili e allo Sport. Ora, è mai possibile che la ministra non riesca a capire che l'Istruzione non può essere demandata a La Russa oggi a Tremonti sempre? Possibile che non riesca ad intendere che un compito, sciaguratamente, le è stato affidato e che a quello deve attenersi senza ammiccare all'Economia, alla Difesa, ma pensando seriamente al capitale che ha tra le mani e cioé la formazione del futuro di questo Paese? Se non è capace di provvedervi (il se è eufemistico, a questo punto) con molta dignità lo ammetta e se ne vada. E non scordi la Bibbia che tiene nel cassetto e che è perfettamente coerente con l'istruzione militare che intende dare ai ragazzi. Noi, lo giuro, ce ne sapremo fare una ragione.

2 commenti:

  1. Lara, non ce la fà 'sta pedina di un Ministro, non ce la fà... E'un dramma...
    Al momento non ho la sua mail, ma questo qui sotto è l'account facebook del suo fido collaboratore, mio ex compagno universitario (eh già, ebbene sì...).
    http://www.facebook.com/max.bruschi?ref=search
    Io gli ho già scritto mail di dispezzo più volte, accomodatevi pure voi.

    RispondiElimina
  2. No, Fra, cercavo proprio il suo indirizzo, per porle qualche domandina. Facile facile, prometto.

    RispondiElimina