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giovedì 30 settembre 2010

Pena di morte sì, ma civile.

http://www.corriere.it/esteri/10_settembre_30/iniezione-letale-california_642f40b8-cc66-11df-b9cd-00144f02aabe.shtml
Due esempi di civiltà, ancora dagli Usa e dall'Iran, rispettivamente. Uno stop alle lapidazioni (forse) e un momentaneo alt alle esecuzioni. Perché si ammazza, si continua ad ammazzare ma lo si deve fare in modo pulito.Il farmaco per assassinare sta per scadere, è politicamente molto corretto non usarlo. Come se volessi pugnalare qualcuno con una lama arrugginita. No, non si fa.
E' vero, infliggere sofferenza è un'aggravante per legge e, in questo momento, i condannati a morte stanno comunque respirando un po' di ossigeno supplementare.
Ma noi civilissimi e moderni sostenitori del no alla barbarie e voi, contrari all'aborto e all'eutanasia, voi che vi fate il segno della croce ed avete il posto guadagnato in Paradiso come fate a tacere di fronte a questo?

2 commenti:

  1. E' la pena di morte in sè che è una barbarie

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  2. Angelo, c'è stato un tempo in cui non ero del tutto contraria. Pensi a gente come Riina o i pedofili e tentenni. Poi vedi i familiari, come nel caso di Teresa Lewis e ti chiedi che diritto ha qualcuno (a maggior ragione lo Stato) a togliere la vita e sprofondare nel dolore chi non è colpevole di nulla. I figli, i genitori, gli amici, chi li ama sono innocenti.

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